Dalla diga del lago di Place Moulin (m.1969)
lungo una valle incontaminata
Data :1997 Agosto 03
Quota Partenza:1969 m.
Quota Arrivo :2781 m.
Dislivello :812 m.
Lunghezza :20 Km.
Durata :9 Ore ( 4.30 in Salita 4 Discesa .5 Pausa )
Gruppo montuoso:Dent d’Herens – Mont Brule’
Accesso:da Aosta verso il Gran San Bernardo fino al bivio diVariney; qui si devia a destra e si percorre la strada che risale tutta la Valpelline fino alla diga del Lago di Place Moulin (m 1969)
Proprieta’:Rifugio Prarayer: A. Bionaz e R. Petitjaques 0165/730040, abitazione localit… Balmes, Bionaz, tel. 0165/730922-730946; Rifugio Aosta: CAI, sez. di Aosta
Numero di posti letto:50 il Prarayer; 25 l’Aosta
Servizio di alberghetto:dal 1/6 al 15/9 il Prarayer; saltuariamente l’Aosta
Situati entrambi nella parte alta della Valpelline, i rifugi Prarayer e Aosta sono in realta’ al centro di ambienti assai diversi. Il primo sorge nei pressi del lago artificiale di Place Moulin, in una zona di praterie aperte e luminose, mentre il secondo si trova su un dosso morenico sulla sponda sinistra della tormentata lingua glaciale dell’Haute Glacier di Tza de Tzan (o Tsa de Tsan) e costituisce un ottimo punto di partenza per impegnative ascensioni alla Dent d’Herens e alla Tete de Valpelline.
Trovandosi tutti e due nell’asse dell’alta valle e lungo lo stesso itinerario di salita, li abbiamo qui accomunati, anche se si tratta di mete di assai diverso impegno. Fino al Prarayer il percorso si snoda infatti su una comoda stradina sterrata che costeggia il lago con dolci saliscendi, adatta percio’ a chi vuole effettuare una comoda passeggiata, anche in compagnia di bambini (oppure in bicicletta). La facile escursione puo’ proseguire per un tratto anche oltre il rifugio nella parte superiore della vallata, ma chi desidera raggiungere l’Aosta tenga conto che dovra’ attraversare la lingua glaciale di Tza de Tzan, con percorso adatto solo ad alpinisti o escursionisti esperti.
Nel tratto iniziale del percorso, fino al Rifugio Prarayer, una comoda mulattiera costeggia il Lago di Place Moulin, creato fra il 1955 e il 1964 con uno sbarramento artificiale. La diga e’ una delle pi— grandi d’Italia, con un’altezza di 155 metri e una lunghezza alla sommit… di 663 metri. Nel complesso il bacino idroelettrico ha una capacit… di 105 milioni di metri cubi mentre il lago ha una lunghezza di 4 chilometri. La realizzazione di quest’opera ha occupato mille operai per nove anni.
Oggi i segni di quel grande sforzo produttivo sono ancor visibili nei dintorni dello sbarramento, anche se le acque grigio-azzurre del lago e le pinete che in alcuni punti scendono fin sulle rive conferiscono all’ambiente un carattere idilliaco adatto a distensive passeggiate.
L’alpeggio di Prarayer, gia’ appartenuto al collegio di Saint-Benin di Aosta, nei primi anni di questo secolo pass• nel possesso di Federico Rosset di Valpelline, che nel 1904 vi edifico’ un albergo con 20 posti letto. Qui furono ospiti, in periodi successivi, numerosi personaggi illustri, come SiUney Sonnino e il principe Scipione Borghese, attratti dalle particolarit… paesaggistiche del luogo. Nonostante la bellezza della zona, la notevole distanza da Valpelline (ben sette ore di cammino) non permise all’albergo di Prarayer di ottenere il successo che il suo proprietario avrebbe sperato. Oggi, proprio accanto al dosso roccioso su cui si innalza il vecchio albergo, sorge il nuovo e confortevole rifugio, meta in estate tra le pi— frequentate di tutta la valle.
Percorso:dallo spiazzo nei pressi della diga di Place Moulin, si imbocca la mulattiera (segnavia n.9) che costeggia il lago con alterni saliscendi. Superato il torrente della Comba d’Oren su un ponte in pietra, la mulattiera raggiunge una chiesetta dedicata a S. Bernardo e subito dopo risale uno stretto valloncinoo. Si sbuca cosi all’Alpe La Le (m1992), da cui con breve percorso in dolce satita si perviene al Rifugio Prarayer.
Per il Rifugio Aosta si prosegue sul fondovalle tra zone pascolive.
Superato il torrente che scende dal Glacier du Mont Brule’, il percorso prosegue sulla sinistra orografica del torrente Buthier fino a raggiungere un ponticello dove ha inizio l’itinerario che conduce all’Alpe Bella Tza e al bivacco della Tete de Roeses. Senza attraversare il ponte, si prosegue sulla sponda destra del Buthier (segnavia n. l0), risalendo in alto la morena che porta al Glacier de Tza de Tzan. Si costeggia quest’ultimo sulla destra e, all’altezza del rifugio, lo si attraversa e in breve si raggiunge il dosso morenico su cui sorge il rifugio.