Articolo relativo alla presentazione del 28 maggio 2010 a Romentino tratto dal giornale “Corriere di Novara” del 14 giugno 2010.
PRESENTATO A ROMENTINO IL VOLUME ”LE MANI E LA TERRA A RITROSO NEL TEMPO”
Ritorno alle radici e ai valori grazie alla”prof”Cipollina
ROMENTINO Un ritorno alle radici, uno scavare nella memoria per riappropriarsi di quel passato che è in noi. È il filo rosso che lega, pagina dopo pagina, il libro di Clara Cipollina “Le mani e la terra a ritroso nel tempo’ l’esordio narrativo dell’autrice che è stata ospite, venerdì 28 maggio, nell’ambito della rassegna promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune. Un volto, quello di Cipollina, conosciuto a Romentino dove ha insegnato alla scuola media: e in tanti, colleghi ed ex alunni, hanno voluto essere presenti per ascoltare come è nato il libro. Questa «è la storia di Clara, dell’autrice, dei valori concreti che ha ereditato e che hanno determinato la sua vita – ha sottolineato Rossella Priori, consigliere comunale -, vita che potrebbe essere anche la nostra». Scorre nel libro la conversazione col padre, scorrono ricordi di vita quotidiana dell’infanzia dell’autrice, ambientati nel mondo rurale degli anni 1920-30. «Un fluire emozionante, che segue le regole della memoria – ha detto l’amica e professoressa Carla Pinto -. Il padre è l’ispiratore del libro, una sorta di restituzione per quello che si è avuto. Ma emerge forte anche la presenza della madre». Una vita certo non facile, toccata dalla miseria e dalla sofferenza, «temi affrontati con grande delicatezza. Stile e lessico si differenziano a seconda delle pagine e del contenuto. Ma che cosa è il libro? Un diario? Un autobiografia? Un albo? Un po’ di tutto. È una storia che ci tocca, ci emoziona, ci stimola». È, ha aggiunto l’autrice, «una storia che portavo dentro di me. Un viaggio insieme, un ritorno alle radici. Un desiderio, questo, che si presenta piuttosto in là negli anni. Si cerca nel passato la forza per guardare avanti. È come entrare in punta di piedi in un passato che non possiamo cambiare. Lo sguardo è nostalgico, ma non malinconico: sono contenta di quello che ho vissuto».
È come se i racconti del padre, registrati da Clara Cipollina, rispettando quella voce corale e quel suo caratteristico incidere, uscissero dalla pagina. Scrive Nadia Gallarotti nella prefazione: «È il ritratto, la foto virata in seppia di una storia come tante e proprio per questa speciale e preziosa». Le parole del sindaco Gianbattista Paglino («ho colto la mia terra attraverso le parole dell’autrice») e il ricordo affettuoso di un ex alunna di Romentino, Manuela Caccia, hanno fatto da degna cornice a una serata densa di emozioni e sentimenti.
e.gr.